sabato 1 febbraio 2014

L'orchidea selvaggia in Thailandia


L'orchidea selvaggia e' il fiore simbolo della Thailandia. Nell'800 botanici e viaggiatori facevano follie per scoprire nuove varieta' da importare in europa e per penetrare il segreto del suo voluttuoso comportamento sessuale. Le forme delicate e sensuali e la complessita' dei giochi erotici cui si abbandonano le orchidee e' una conseguenza della loro lotta per la riproduzione. Intorno a tale specialità floreale, esiste praticamente tutto un mercato industriale gestito da alcune grandi società con sede vicino a Bangkok. Un esempio su tutti, a questo proposito, è il Bangkok Flower Center. Si occupano della sua produzione pure coltivatori minori nella valle di Mae Rim, poco a nord di Chiang Mai. Con il termine orchidea si intendono in loco più di 800 generi diversi e almeno 35.000 specie documentate. Ha una particolare forma erotica ed, inoltre, per la forma dei bulbi di alcune specie è legata pure alla connotazione sessuale maschile e in questo Paese si possono trovare dal livello del mare fino ai 1000 m di altitudine. Non di rado le orchidee in Thailandia si attaccano anche agli alberi o spuntano nelle fenditure delle rocce montane. La sua esportazione è iniziata negli anni ’50 e oggi frutta circa 60 milioni di euro all’anno. I mercato principali sono localizzati in Giappone, ma anche Europa e Stati Uniti. Del resto, da sempre questo fiore abbonda nei Paesi tropicali, ma solo negli anni Ottanta la Thailandia, ha deciso di sfidare Singapore che ne deteneva il commercio. I produttori locali, si concentrano soprattutto sulla produzione di Dendrobium, uno dei pochi generi in grado di produrre piu’ fiori in un solo anno e fino a 30 rami floreali nello stesso periodo. La maggior parte delle orchidee, invece, conta solo tre fioriture all’anno, con una produzione minore e costi più alti. Insomma, nell’arco di dieci anni la Thailandia, è diventata la prima esportatrice mondiale della varietà. Possono vivere anche a lungo le orchidee, soprattutto quelle recise al mattino, deposte in scatoloni di cartone con agenti umidificanti e trasportati all’aeroporto di Bangkok dove poi vengono smistate nelle varie parti del globo che ne hanno fatto richiesta. Per mantenere il primato e tenere a posto la concorrenza, spesso devono cambiare tipo di coltura o abbassare ulteriormente i prezzi.

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