sabato 2 novembre 2013

Il commercio sul fiume Chao Phraya nei secoli


Il Chao Phraya era una volta la porta del Regno con il mondo e il fiume era il condotto principale per i commercianti d'oltremare. Lungo le sue rive c’erano numerose città, monumenti e cimiteri costruiti dai commercianti francesi, giapponesi, portoghesi, inglesi, cinesi e olandesi.nQuelle navi che portavano carichi nei periodo dei monsoni, quando il fiume era più gonfio, trascorrevono la stagione delle piogge di quattro mesi ormeggiate vicino ad Ayutthaya. Da lì, i barcaioli con le loro chiatte di legno raggiungevano ad ovest il Pasak, poi Nakhon Sawan e da lì le aree boscose verso l'interno attraverso i fiumi Ping, il Yom o il Nan. Il viaggio sul Ping per raggiungere la città settentrionale di Chang Mai durava sei settimane. I barcaioli dovevano fare in modo che il tempo nei loro viaggi di ritorno coincidesse con i venti favorevoli e quindi remavano in tratti pianeggianti verso il mare. Nei primi anni del 19 ° secolo la Thailandia firmo’ trattati commerciali con gli inglesi e gli americani permettendo la supervisione delle attività commerciali nel Regno. Un rivolo e poi una marea di navi straniere cominciò ad arrivare a Bangkok. Il Re Rama III fu così allarmato da questo improvviso afflusso, che ordinò la costruzione di fortezze lungo il fiume Chao Phraya per difendere il paese in caso di invasione straniera. Egli ha anche installato una catena al di là del fiume che potrebbe essere sollevata in caso di emergenza per bloccare il passaggio delle navi. Poi si è scoperto che aveva ragione ad essere cauti. Nel 1893, le cannoniere inviate dai francesi fino al Chao Phraya e Siam sono state costrette a concedere il Laos e la Cambogia di dominio francese. Ma il commercio fiorì, soprattutto di riso, zucchero, latta, spezie, teak e altri tipi di legno duri. Oggi, la Thailandia è uno dei maggiori esportatori mondiali di riso. L'introduzione di barche a vapore a metà degli anni 1880 ha rivoluzionato i viaggi sul fiume. Motori potenti potrebbero portarti a monte indipendentemente dalla forza del flusso a valle. Tuttavia, entro la metà del 20° secolo, i viaggi su strade avevano quasi sostituito il trasporto fluviale e lo sviluppo urbano era ormai orientato intorno alle autostrade piuttosto che agli argini dei fiumi. La Thailandia ha ancora molti mercati galleggianti, il più famoso e’ il Damnoen Saduak, si svolge su un largo canale del fiume Chao Phraya a circa 109 chilometri ad ovest di Bangkok. Giorno dopo giorno, dalle 08:00 alle 11:00 il corso d'acqua è affollato di centinaia di piccole imbarcazioni a remi con frutta e verdura per la vendita. Anche se in verità, queste barche ora si riuniscono principalmente per le centinaia di turisti in visita e le loro macchine fotografiche, piuttosto che convincere gli speculatori locali ad acquistare i loro prodotti.

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