martedì 7 maggio 2013

Rilassarsi? In Thailandia è un'arte



Si chiama nuad phaen boran, e' il massaggio thailandese tradizionale, una vera e propria arte nata più di duemila anni fa, oggi insegnata e praticata in vere e proprie scuole. Per la precisione, questa tecnica fu introdotta, nel ii secolo a. C. , da un medico originario dell'india, jivaka jumar bhacca, e comprendeva una scienza erboristica abbinata al massaggio e alla sauna. Alla base della sua medicina c'era una concezione dell'uomo considerato nella totalità di unione tra mente e corpo. Bhacca immaginava l'uomo come un insieme di linee energetiche invisibili e ne disegnava i punti di pressione utili al suo funzionamento,queste linee energetiche oggi sono chiamate sen in Thailandia, prananadi in india e meridiani nella medicina cinese e costituiscono un secondo "corpo energetico" che esiste in parallelo al corpo fisico. La matrice teorica nell'approccio all'uomo accomuna il massaggio thailandese allo shiatsu giapponese, all'agopuntura cinese, all'ayurveda indiano; ma nel massaggio thai cambiano in modo determinante il numero dei punti di pressione e il modo di premerli: con gli aghi, con le dita delle mani, con i piedi, con le ginocchia, in modo dolce o in modo più marziale. Il massaggio thailandese ha scelto solo i punti più importanti per l'uomo e li ha suddivisi in dieci linee energetiche. Premendo questi punti, con le mani o con i piedi, è possibile alleviare il dolore o diminuire la "presa" delle malattie sui vari organi. E’ un massaggio globale che include l’utilizzo delle mani, delle ginocchia, dei gomiti e dei piedi e inizia dal basso passando per le ginocchia, cosce, pancia, schiena, spalle, collo e braccia. Per chi si trova in thailandia e desidera provare questo massaggio deve scegliere le sale con l'insegna "massaggi all'antica" (traditional thai massage). Si trovano un po' dappertutto, anche nei principali alberghi. Il posto migliore rimane comunque wat pho, il più antico e vasto tempio di Bangkok, dove esiste la più famosa scuola di massaggio tradizionale. Qui  si può avere un massaggio eccezionale praticato dagli allievi dei bonzi che insegnano e tramandano questa antica arte di generazione in generazione. In un padiglione dello stesso wat pho si possono inoltre vedere i 60 disegni, fatti dipingere nel 1832 da Re Rama 3, che raffigurano il corpo, per metà nella parte frontale e per metà in quella posteriore, e le sue linee energiche.

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